IL PROGETTO
Ogni tirocinio deve essere pianificato da un progetto, tale viene steso dal tirocinante solitamente aiutato dal tutor che lo segue. Questo serve per aiutare il candidato nello svolgimento dell'attività.
Di seguito vi propongo il mio progetto!!!
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE
CURRICOLO EDUCAZIONE DELLA PRIMA INFANZIA
A.A. 2010/2011
Progetto di tirocinio
Ho appena frequentato il terzo anno accademico della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Padova, con sede a Rovigo. Effettuerò il mio tirocinio, presso l’Asilo Nido Comunale di Cavarzere, sito in Via Circonvallazione, in provincia di Venezia.
La struttura offre un servizio ai bambini dai 3 ai 36 mesi, per un totale di circa 52 soggetti, e alle loro famiglie. Essa comprende, tre sezioni: lattanti – medi – grandi. Nell'asilo lavorano nove educatrici, per la sezione dei lattanti, ogni educatrice si occupa di sei bambini, mentre per le altre sezioni troviamo un'educatrice ogni otto bambini. Inoltre, all'interno dell'asilo troviamo, una cuoca e due assistenti; la mensa dell'asilo è interna. La struttura è dotata anche di un giardino esterno con attrezzature ludiche adatte a bambini dai 3 ai 36 mesi.
L'asilo funziona regolarmente dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 18.00. Per quanto riguarda le chiusure estive e festività, esso fa riferimento al calendario scolastico regionale.
Ho scelto questo asilo nido, come struttura per effettuare il mio tirocinio formativo, in quanto mi può dare l'occasione per mettermi alla prova e per verificare le conoscenze acquisite nel mio percorso di studio. Inoltre ho deciso d'effettuare il tirocinio in questa struttura, in quanto dopo averla visitata mi sono accorta che corrisponde alle mie esigenze ed aspettative.
Attività
All'inizio del mio tirocinio, mi inserirò come osservatrice partecipante, affiancando le educatrici, in questa maniera posso conoscere la complessa offerta formativa, inoltre non sarò una presenza troppo invasiva per i bambini e così gradualmente si potranno abituare della mia presenza all'interno del nido.
Durante il mio tirocinio, mi porrò un'attività da svolgere, osservare il grado di autonomia dei bambini, facendo particolare attenzione alla relazione tra il loro comportamento e quello con i genitori, il modo in cui si distaccano alla mattina , il loro livello d'autonomia nelle varie fasi della giornata quali pasto e bagno; l’età dei bambini che andrò ad osservare (in particolare per quanto riguarda le routine) a quella del gruppo dei divezzi; mi sento pronta a lavorare con i bambini e a stimolarli, dove possibile, nelle loro attività d'autonomia.
Nella mia decisione dell'attività scelta, l'autonomia dei bambini, ha influito il corso di pedagogia della famiglia, in particolare il quaderno pedagogico "Un tempo per incontrarsi", dove viene trattato in specifico l'argomento, l'accoglienza e il ricongiungimento, qui ci viene spiegato che queste sono situazioni di particolare rilievo per la cura quotidiana sia di bambini che delle famiglie. Questi momenti di separazione, sono molto importanti sia per i bambini che per i genitori, in quanto non si tratta semplicemente di salutarsi o di una separazione temporanea, ma di passare da un contesto intimo ad un ambiente sociale dove si incontrano altri bambini e altri adulti; l'educatrice deve svolgere un ruolo fondamentale di sostegno e facilitazione in tutto questo, importante in tutto questo è organizzare gli spazi e i materiali ed avere buone strategie comunicative. Importante de tenere in considerazione è che ogni bambino necessita dei suoi tempi e dei suoi spazi, non per tutti si attuerà lo stesso tipo accoglienza e di ricongiungimento in quanto ogni bambino è unico e diverso dagli altri.
Obiettivi personali, auto-formativi
I vari obiettivi che mi pongo, in questa mia esperienza di tirocinio sono i seguenti:
Conoscenza/osservazione dei comportamenti dei bambini e degli adulti al momento dell’accoglienza e del ricongiungimento;
acquisire competenze di analisi dei bisogni, per quanto riguarda l’autonomia dei bambini;
acquisire competenze specifiche sull'autonomia dei bambini e sugli interventi educativi che possono svilupparla;
instaurare un rapporto di fiducia con le educatrici ma soprattutto con i bambini e con i loro genitori;
osservare i vari momenti di autonomia nelle routine quotidiane quali pasto e bagno;
capacità di ascolto attivo; ascoltare in maniera attiva i bambini;
lavorare in equipe con le educatrici.
Modalità di auto-monitoraggio
Il mio tirocinio avrà una durata totale di 250 ore, che dividerò tra il periodo di settembre e ottobre 2011, dal lunedì al venerdì, per circa 6 ore al giorno.
Alla mia esperienza di tirocinio, accompagnerò una documentazione, attraverso il diario di bordo personale; il diario di bordo avrà anche la funzione di monitorare i vari obiettivi che mi porrò. Inoltre avrò cura di documentare con una griglia di valutazione gli obiettivi che mi sono posta, osservando i bambini. Durante il tirocinio avrò cura di raccogliere materiali, che saranno utili riguardo ai miei obiettivi.
Sara